Il prossimo 14 novembre inizierà, a Nairobi in Kenya, l’iter per iscrivere la dieta mediterranea tra i patrimoni immateriali dell’umanità tutelati dall’UNESCO. Quale sarà il paese che si aggiudicherà titolo di “città della Dieta Mediterranea”?
Gli alimenti principali della dieta mediterranea sono: la pasta, il pane, l’olio extra vergine d’oliva, le verdure ed il bicchiere di buon vino. Molti studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea è un’alimentazione che allunga la vita grazie alla prevenzione di malattie cardiovascolari (maggiore responsabili dei decessi) e prevenzione de i tumori.
L’olio extravergine d'oliva è il “Re” indiscusso della dieta mediterranea, perché? La risposta è semplice, nella dieta mediterranea non esiste pietanza (antipasto, primo, secondo, contorno e dolce) dove non viene utilizzato almeno un filo d’olio extravergine, esiste perfino il gelato fatto con l’olio extravergine di oliva, nato dall’idea di alcuni chef Italiani.
La richiesta di riconoscimento della “Dieta Mediterranea”, come patrimonio immateriale dell'umanità, è stata presentata da quattro paesi del bacino mediterraneo: Italia, Spagna, Grecia e Marocco. Viene naturale pensare che tutti i paesi coinvolti che talaltro rappresentano i maggiori produttori di olio di oliva, tenteranno di sfruttare il riconoscimento dell'Unesco per ampliare il proprio business.
In particolare, nel nostro paese, ci sono due comuni italiani Pioppi-Pollica in Campania e Nicotera in provincia di Vibo Valentia (Calabria), che sono le principali antagoniste per acquisire il titolo “città della Dieta Mediterranea”.
A Nicotera in Calabria c’è uno studio che risale al 1957 “THE NICOTERA DIETIN” the seven countries study (La Dieta di Nicotera nello Studio dei Sette Paesi – 1957-’60), dove un team di ricercatori internazionali, guidati da Ancel Keys, ha codificato la dieta con tanto di indicazione degli ingredienti e delle rispettive quantità. Le ricerche condotte da Keys ha messo insieme 7 Paesi: Stati Uniti, Giappone, Finlandia, Grecia, Olanda e Italia.
La dieta studiata a Nicotera a fine anni cinquanta da Ancel Keys, era una dieta equilibrata che è stata definita dagli scienziati, negli anni ’90, “dieta mediterranea italiana di riferimento” ed associata ad una bassa frequenza di fattori di rischio di malattie cronico degenerative.
Daniela Monti sul “Corriere della Sera” del 9 luglio 2002 scrisse, “Mangiare come a Nicotera. Così si campa cent’anni”. Tutt’oggi a Nicotera esiste un Osservatorio che raccoglie informazioni sin dai lontani anni ’50. Nicotera ha ottenuto il riconoscimento, da parte del ministero delle Politiche Agricole, del titolo di Dieta mediterranea di riferimento nel 2005 (dieta di Nicotera).
Il comune di Pioppi invece, è stata la residenza di Ancel Keys dove è vissuto per oltre 20 anni. In questo periodo ha effettuato ripetute analisi mediche che hanno confermato la longevità degli abitanti del Cilento.
A confermare la validità degli studi condotti sullo stile alimentare degli abitanti di Nicotera e Pioppi basterebbe pensare alla lunga vita di Keys, morto a 100 anni, e a quella dei componenti dell’Osservatorio calabrese che superano la soglia dei 90.
Ancel Keys fu il primo a misurare la composizione del corpo ed a comprendere i rapporti strutturali e funzionali fra il muscolo della magra del corpo, lo scheletro ed il tessuto grasso. Dal 1950 al 1970, con i colleghi della Minnesota University Henry Taylor e Henry Blackburn ed altri collaboratori di altri Paesi, ha studiato intere popolazioni che contrappongono nella dieta diversi stili di vita stabilendo quali fenomeni culturali, diete e attività, sono le cause principali dei tassi differenti della malattia di cuore fra la popolazione.
Fonti: www.indim.it, www.rivistasitiunesco.it
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